Importanti rioni per il comune di Montoro Inferiore sono le Parrelle (frazione Piano) e Mercatello (frazione Borgo).
Le sedi comunali sono rispettivamente Piano e Torchiati.
L’antica contrada di ’Vigna Veterana’ attualmente fa parte del villaggio di San Felice ed i rioni ’Potechelle’ e ’Mirandoli’ sono stati assorbiti rispettivamente dai villaggi Sant’Eustacchio e Piano.
I casali di Castello, Pesculi e Fontana Vetere sono scomparsi a seguito delle carestie degli anni dal 1639 al 1642, oltre ai rivolgimenti degli anni 1647 e 1748; alla peste del 1656, ai terremoti del 1688 e 1694. Le origini di Montoro sono antichissime.
Nel periodo storico fu abitata sia da tribù Picentine che da genti Irpine di provenienza Sannitica. Il toponimo di origine latina ha suscitato e suscita tuttora notevoli perplessità.
Le ipotesi più probabili sono:
- a) Mons Torus (il torus era per i romani la sopraelevazione che nel linguaggio militare assumeva la funzione di avvistamento o di osservatorio), fa fede la località Tuori alla frazione Banzano, come sono località sopraelevate Toro Sottano e Toro Soprano a Solofra e Tuoro Cappuccini ad Avellino;
- b) Mons Taurus o del toro, in ragione di un’antica tradizione di fertilità del suolo;
- c) Mons Aureus dove con un’ardita ipotesi, considerando che la località Pandola, posta lungo la Solofrana, prende origine dal nome greco di una vela a forma di vello conciato, si potrebbe pensare, sapendo che anticamente con i velli si captavano le pagliuzze d’oro dei torrenti che appunto dal dilavamento dei calanchi fosse trasportata a valle una certa quantità del prezioso metallo.
Si ricorda che nella valle montorese-solofrana è stata fiorente un tempo l’arte dei battiloro e che tuttora l’industria della concia della pelle è l’attività industriale prevalente della zona.
I periodi della lunga storia montorese possono così essere riassunti. Periodo Antico: tumuli in muratura della civiltà Villanoviava e più precisamente di Palma Campania, oggetti in bronzo e ferro (2500- 500 a.C.). Periodo Romano Bizantino: monete romane in bronzo (oltre un quintale del 321 a.C.), epigrafi (Momsen) del periodo imperiale e campo di battaglia tra Goti e Bizantini 504 505 d.C. (località campo dei Greci alla frazione San Bartolomeo).
Periodo Medievale longobardo-normanno: grotte dell’angelo (Preturo), castello longobardo di Borgo, chiesa di San Giacomo Maggiore alle Pannose (Sant’Eustacchio), santuario di San Cipriano (Figlioli), santuario dell’Incoronata (Torchiati).
Periodo Aragonese-spagnolo e rinascimentale: i monasteri Verginiano di Borgo e agostiniano della SS. Annunziata di Piano, tutto l’impianto urbano della frazione Aterrana.
Periodo Barocco-neoclassico: le chiese delle Congreghe delle varie frazioni e le dimore gentilizie di Piazza di Pandola, Misciano, Torchiati e San Pietro. Periodo moderno.